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martedì 21 luglio 2015

Tropicana Ye

È che non c'è via d'uscita, e parlo in generale, una volta credevo che fuggire potesse essere una risorsa, una carta da giocare, un opzione sostenibile, una motivazione aggiuntiva, una stimolante risposta in una piscina piena di afone domande.
Ma fuggire non serve se si scappa lasciando strascichi, sarebbe vigliacco, e uno come me, che ha creato casini per le prossime cinque vite come farebbe? 
Il destino che mi é stato disegnato sulla pelle e un tatuaggio dai tratti contorti, una scritta dalla mano pesante, fatta con un carattere capibile solo da pochi fontmaniaci.
Cerco un pò di pace, tra esercizi fisici posturali senza coerenza, freestyle cacciati a forza dalla gola, sigarette dal tabacco sempre troppo secco, friabile, come pensieri al setaccio.
I ricordi affiorano come sfiatatoi di capodogli sperduti, è come nascondersi nella propria ombra a mezzogiorno nel deserto, come spingere una porta con su scritto tirare.
Qualcosa sta cambiando peró, piano, lentamente, senza troppa voglia di cambiare, senza aspettative, peró qualcosa sta cambiando.
La musica come sempre non tradisce, solleticante e perenne, un amante perfetta, una moglie senza sindrome premestruale, una fidanzata alla terza uscita ufficiale.
Io tradisco la musica invece, Ho deciso di vendere una trentina di dischi, è stata una decisione difficile e già me ne pento, vent'anni fa non l'avrei mai fatto, dieci anni fa ci avrei pensato su un attimo, adesso invece l'ho fatto senza apparenti rimpianti, apparenti...



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