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venerdì 31 luglio 2015

Io non mi sento una cazzo di pecora.
Mi chiedo cosa sia giusto e cosa invece è sbagliato.
Ho smesso di credere a faccende tipo : religione, politica, informazione, televisione.

Ora che ci penso non sono nemmeno cosi distinguibili l'una dall'altra.

E' come se una giuria suprema volesse tenerle separate ma solo apparentemente in modo che ognuno creda di poter decidere da se le cose che per lui stesso sono le piu' importanti.

Un gomitolo di tessuto sottile incastrato da nodi invisibili crea un golfino su musira per l'uomo.

Alla religione ho smesso di crederci in un pomeriggio d'oratorio.
Quando il parroco della chiesa si mise a fare l'ennesimo predicozzo su di noi che stavamo isolati dal resto del gruppo, 4 figli di puttana presi bene dal fatto che la strada aveva decisamente un sapore migliore dell'incenso della chiesa,quelli dell'angolo sotto il salice, a farci di spinelli, parlare solo di motorini elaborati, di figa, di rap e  e a volte anche di stronzate.

Alla fine il discorso con il parroco era arrivato ad un passaggio che parlava di Dover credere nella religione cattolica perchè era la più vicina a Dio o robe simili.

Ho detto al prete una cosa tipo: Ma se fossi nato in Cina quale sarebbe stata la mia religione e il mio credo?, sarebbe stato sicuramente quello più vicino a Dio e avrei davanti un religioso cinese a dire le stesse cose che sta dicendo lei a me , magari riguardo al Dio del drago per esempio, quella sarebbe stata la mia verita!.

Il prete non ha saputo rispondermi.

Da quando ho circa 16 anni ho cominciato a costruire la mia vita sulla base di una mia religione, della mia non politica, della mia televisione, della mia informazione.

Ho cominciato a scegliere, scegliere tra il peggio e il meno peggio non lo consideravo una scelta.

Volevo scegliere qualcosa che sapesse di qualcosa. 

Per carità io in questo sistema ci vivo, mi muovo, mangio e bevo sarebbe ipocrita e falso non ammetterlo.

Ma cerco con tutto quello che posso di far parte della parte che se ne sente comunque fuori.

Ho cercato le mie convinzioni nei libri appena finito la scuola, a scuola i libri non riuscivo nemmeno a guardarli, già all'ora , qualsiasi cosa mi venisse imposta o suggerita in maniera che dovessi farlo per forza, non la facevo.

Alla fine della scuola mi sono messo alla ricerca di quella che sarebbe diventata la mia verità.

L'ho fatto attraverso i libri, alle ricerche sul posto parlando con la gente dei paesi.

Fotografando l'anima dei luoghi che visitavo.

Parlavo e tutt'ora parlo con tutti, ho bisogno di capire e conoscere.

Ho amici cari in tutti i  continenti e quando li vedo sono felice perchè sento che anche loro sono felici di vedermi.

Ho letto la storia in tutte le versioni, in quella scolastica , dettata alla scuole da sempre da un funzionario politico, in quella di scrittori reduci da guerre, studiata attraverso le parole delle vecchiette sui tram che hanno sempre voglia di parlare del passato.

Ricordo le gite da piccolo con la scuola a vedere come si mungevano le vacche,  a visitare la cartiera, le basiliche.......io mi facevo due palle così.

Se fossi un preside farei fare le gite ai bambini nei palazzi del governo, perchè si ricordassero di quanto sfarzo oleoso e d'orato e putrido ci sia all'interno delle stanze di chi comanda, e lo stesso giorno metterei loro una benda e gliela toglierei dagli occhi appena arrivati in un ghetto di città dove la vita la si sopravvive giorno per giorno, o magari chissà gliela avrei levata dagli occhi appena di fronte ad una fabbrica di acciaio con 100 operai sudati e pieni di possibili malattie polmonari, scaricare alluminio dalla spalle.


.....

Mia zia mi ha tenuto una buona ventina di minuti al telefono, ci sentiamo spesso ultimamente e lei ha bisogno di parlare e di sapere come mi vanno le cose.
Poi finiamo per parlare dei film che ci sono al cinema , una passione che lei a dovuto soffocare da quando da Milano sia è trasferita per cambiare vita in un piccolo e sperduto e isolato paesino dell'entroterra Lucano, cosi vado a vedere un film guardandolo anche con i suoi occhi e poi mi chiede di raccontarglielo, ma lei si ritiene comunque fortunata perchè nel paese c'e' un circolo dove guardano i film in uno schermo grande e ne discutono.

......


Bè ora mi sembra tardi, si sente solo il rumore dei tasti della mia tastiera, il cd deve essere finito perchè lo stereo è in silenzo.

Forse è ora che vada a dormire.

Prima pero' mi bevo una birra fresca.














4 commenti:

  1. Mi è piaciuta la risposta che hai dato al prete. Io ho una famiglia molto credente e quando ho cominciato il catechismo per fare la cresima mi sono sforzata di avvicinarmi di più alla Chiesa perchè credevo che fosse giusto crederci. Il problema è che non ci riuscivo. Alla fine mi sono resa conto che non ci sarei mai riuscita, perchè in realtà non ci avevo mai creduto fino in fondo, era solo una cosa che facevo perchè "andava fatta". Da allora mi considero atea, ma le persone importanti della mia famiglia non lo sanno perchè per loro sarebbe un dolore troppo grande.

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    1. Ciao, so cosa significa fare qualcosa per il solo bene degli altri, alla fine ci sta, ,mettere da parte l'orgoglio per una buona dose di bene comune non fa poi così male.
      In effetti non ricordo se quello che dissi al prete erano proprio quelle parole, ma il concetto si era quello.

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  2. Quando sembra tutta una bugia, trovare cose in cui credere è difficile. Cercare la verità è una strada infinita, quando trovi quella giusta ti si aprono mondi nuovi nel bene e nel male. E non puoi comunque mai dire di sapere tutto tutto. Ma mai fermarsi.

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    1. la verità è ricerca o è la ricerca la verità?

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